I mercati rionali hanno perso peso, mentre si è rafforzata la Gdo e sono cambiate anche le esigenze dei nuovi consumatori.
Per loro natura, i prodotti della catena del freddo, essendo deperibili, comportano una corsa contro il tempo. La sfida, quindi, è quella di riuscire ad ottimizzare al meglio il flusso delle merci.
Oggi le merci, spiega Assologistica, viaggiano più sicure e sotto controllo, ma per gli operatori logistici sono aumentati i costi e la burocrazia.
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Il co-packing, il cross-docking e il flow management sono servizi sviluppati da diverse aziende, ma spesso, spiega Gentile, la logistica del freddo passa anche per le imprese di trasporto.
“Il trasporto su ferro è ancora piuttosto assente, quello su gomma continua a fare la parte del leone, specie nel trasferimento delle merci sulle tratte regionali. I mezzi adibiti al trasporto di frutta e verdura dovrebbero possedere strumentazioni tecnologiche per monitorare la temperatura e le varie fasi del trasporto, ma tutti sappiamo le sfide che il mondo dell’autotrasporto nazionale è chiamato ad affrontare. Per il trasporto via mare i nostri porti si stanno sì ammodernando, ma la strada per vincere la competizione internazionale è ancora in salita”, afferma il presidente di Assologistica.
Data: 14 febbraio 2020